di Paolo Simionato
La riforma protestante
Il 31 ottobre 2016 si è aperto l'anno "giubilare" luterano in occasione del cinquecentesimo anniversario dall’affissione delle 95 tesi sulla porta della cattedrale di Wittenberg da parte di Martin Lutero avvenuta il 31 ottobre 1517. Quel gesto segna, simbolicamente, l'avvio della Riforma "Protestante".
Papa Francesco ha partecipato a Lund in Svezia, il 31 ottobre scorso, all'inaugurazione di questo anno giubilare assieme al vescovo luterano Munib Yunan, presidente della Federazione Luterana mondiale, invitando i cattolici a riflettere sulla personalità e l'opera del riformatore Lutero. Oggi dopo 500 anni siamo in grado di rileggere la storia di quegli avvenimenti senza pregiudizi e preconcetti e coglierne lo spirito riformatore.
Cogliendo questo, nonché l’invito dell’associazione Nicola Saba, ho tenuto una lezione agli associati per approfondire le cause della Riforma rivalutando positivamente l'azione riformatrice di Lutero sia nell'aver riportato la Parola di Dio nelle mani del popolo (v. la traduzione in tedesco della Bibbia e della liturgia), sia nell'aver messo al centro della vita del credente Cristo e il suo messaggio di salvezza. Per tutta la vita Lutero si è ritenuto un riformatore e pur rimanendo sul piano sociale e politico un uomo medioevale con tutte le contraddizioni e i suoi errori, sul piano civile e religioso ha dato un contributo determinante alla modernità (sia nell'ambito della fede, come dell'etica, del lavoro, della famiglia, ecc.)
E' evidente che l'opera scatenante di Lutero aveva delle premesse nella situazione culturale, politica, socio-economica dell'Europa del suo tempo, ma senza la sua forte personalità e l'ansia religiosa di rinnovamento non avrebbe coinvolto la Germania e l'intera Europa in un processo di riforma. Per questo, quella che doveva essere una lezione su Lutero e la Riforma, si è trasformata in una serie di lezioni, quasi un corso più generale (dall'inizio di febbraio a alla fine di marzo), sulla storia della Riforma Calvinista, Anabattista, Anglicana in tutta L'Europa.
Il richiamo alle fonti e all’essenza del Cristianesimo ci ha portato poi a iniziare un percorso che a partire dal messaggio cristiano arrivava fino alle prime sistemazioni dogmatiche del Concilio di Nicea e alla nascita di tante diverse "Chiese" cristiane.
Per il prossimo anno, se ci sarà l'interesse a proseguire su questi temi, è mia intenzione organizzare un corso di una ventina di lezioni sulla Storia del Cristianesimo (o Storia delle Chiese Cristiane), che poi altro non è che la storia della civiltà occidentale.
Il Cristianesimo ha influenzato, infatti, tutte le sfere della società dall'arte al linguaggio, alla politica, alla legge, alla vita familiare, ai giorni del calendario e alla musica. In pratica tutto ciò che pensiamo è tratto dall'influenza cristiana di due millenni di storia.
A partire da un messaggio, non scritto, il Cristianesimo si è poi incrociato con altre religioni, con altre civiltà, con altre filosofie, con altre visioni del mondo diventando dopo 2000 anni la religione più diffusa al mondo (oltre 2miliardi e trecentomila credenti), ma sancendo anche la nascita, attraverso separazioni dispute teologiche e guerre di religione, di diverse centinaia di chiese (e/o sette) cristiane distinte e ancor oggi separate. Il corso intende ripercorrere le tappe principali di questa evoluzione, e le cause di queste controversie dalle origini, allo scisma d'Occidente, alla riforma Protestante, allo scisma anglicano, al Concilio Ecumenico Vaticano II, alla teologia della liberazione, alla teologia della morte di Dio, attraverso la storia della Chiesa, dei Concili, dei Papi.
Questa storia è anche teologia, filosofia, politica, storia del pensiero occidentale perché la stessa dottrina cristiana è stata a sua volta consapevolmente o inconsciamente influenzata dalla cultura e dal contesto storico in cui si trovava a crescere e a diffondersi. L'evoluzione teologico-dogmatica della dottrina, è l’evoluzione che ha prodotto eresie e scismi (scisma = divisione) ma è d’altro canto legata e fusa con questa storia, anzi spesso è determinata da situazioni storico-politiche più che da cause religioso-teologiche (un esempio per tutti è lo scisma anglicano).